Moirano conferma: “mille assunzioni nella sanità sarda”
Le assunzioni nella sanità si faranno. Quante? Fulvio Moirano, direttore generale dell’Asl unica, ha detto «saranno almeno mille» nell’aula della commissione sanità del Consiglio regionale. Dov’era stato convocato dopo le polemiche nel centrosinistra, sollevate soprattutto dal Partito dei sardi, scatenate dall’annuncio dei duemila posti in più, detto nel giorno dell’inaugurazione della sede dell’Ats a Sassari.
Serviva una precisazione e Moirano l’ha fatta: «L’organico dell’Azienda non dovrà superare i 17mila dipendenti. Oggi sono 15mila di ruolo e mille fra contratti a tempo indeterminato e altre collaborazioni. Quindi, l’Ats è sotto di mille e al di là delle stabilizzazioni e lo scorrimento delle graduatorie ancora aperte, saranno altrettante le assunzioni».
Sui tempi de concorsi il direttore generale ha aggiunto: «Attendo di conoscere le linee guida della giunta dopo le modifiche del nostro atto aziendale approvate dal Consiglio regionale». Poi il manager è andato oltre l’ostacolo: «Presto nominerò le 60-70 figure di vertice che ancora mancano e, a quel punto, dal primo febbraio l’Azienda per la tutela della salute sarà a regime e operativa al cento per cento anche se mancheranno ancora le assunzioni». Non sono mancate, nell’aula della commissione presieduta da Raimondo Perra del Psi, neanche le domande velenose sulle ultime gare per le forniture, a cominciare da quella unica per i medicinali.
Il centrodestra, in particolare con Edoardo Tocco di Forza Italia, ha contestato gran parte delle procedure. Ma Moirano è stato deciso nella risposta: «Sembra che prima tutto fosse regolare nelle 8 Asl mentre ora le cose non funzionano. Non è così: ci sono state inchiesta della magistratura e alcune indagini sono ancora in corso, proprio perché non si facevano gare. La verità è un’altra da quando ci siamo insediati, all’inizio del 2017, abbiamo bandito più di 100 gare e non mi pare che su nessuna di queste siano state aperte indagini o inchieste».
Infine un passaggio sulla spesa farmaceutica: «La Sardegna è uscita dalla zona retrocessione ed è sempre più vicina alla media nazionale, ma ci sono ulteriori margini di miglioramento». Infine il direttore generale ha affrontato anche il tema della spesa farmaceutica in cui la Sardegna è da sempre una delle regioni canaglia. «Siamo usciti dalla zona retrocessione – ha detto – e siamo sempre più vicini alla media nazionale, ma ci sono ancora margini di miglioramento. Speriamo presto di entrar a far parte della classifica delle regioni virtuose anche nella spesa farmaceutica».
Poco prima la stessa commissione aveva ascoltato la relazione dell’assessore alla sanità Luigi Arru sull’avvio dell’Areus, l’agenzia per le emergenze urgenze. «Siamo sempre più avanti – ha detto – nella fase di avvio e stiamo per far partire una struttura che sarà snella ma molto preparata per far fronte alla missione che l’è stata affidata». Per poi affrontare il tema dell’atteso servizio di elisoccorso: «Entro la fine del mese i commissari di gara dovrebbero completare l’esame delle due offerte ammesse e proclamare il vincitore». (ua)