MOIRANO: Dalla EX ASL un disavanzo di 770 milioni, ritardi nei pagamenti e forti criticità finanziarie. Ma con l’ATS va meglio, ha risparmiato 30 milioni di Euro.
Prosegue il documento: “Il ritardo nel riconoscimento dei contributi e i tempi di incasso da parte delle aziende hanno inciso negativamente sui tempi di pagamento sopra richiamati, appesantendo la gestione finanziaria”. I tempi medi di pagamento, “anche se in parte riconducibili alle criticita’ aziendali nella gestione dei processi di liquidazione dei documenti passivi di spesa, evidenziano una situazione di forte criticita’ finanziaria- continua la relazione- direttamente riconducibile ai tempi di incasso dei contributi regionali nonche’ alla tematica dei ripiani delle perdite degli esercizi precedenti”. Per quanto attiene la quota mensile, “l’assegnazione di cassa per il 2017 e’ pari a 2.201.735.699,78 euro. Allo stato attuale, tuttavia, la quota mensile effettivamente erogata dalla Regione e incassata dall’Ats e’ pari a 152.180.500 determinando uno squilibrio tendenziale su base annua pari a circa 375.569.000”.
Moirano si sofferma anche sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, in relazione al piano di rientro: “Ad oggi la rete ospedaliera non è stata definitivamente approvata da parte del Consiglio regionale, pertanto per il 2017 non sono previsti risparmi”.
Va anche precisato che nonostante l’azienda unica chiuderà in perdita, entro fine anno registrerà un risparmio di 30 milioni di Euro, un piccolissimo passo in avanti c’è stato.
È quanto scritto nel bilancio di previsione firmato dal direttore generale Fulvio Moirano, a fine anno il disavanzo dovrebbe essere di poco più di 208 milioni di euro, contro i 242 di un anno fà messi assieme dal vecchio sistema. In attesa della riorganizzazione sanitaria, i risparmi più evidenti sono stati sulla spesa farmaceutica: 14 milioni in meno.
I miracoli non sono cosa per gli umani, anche per chi è stato presentato come il Messi della sanità, e così il Dott. Moirano e la sua squadra hanno ottenuto questo piccolo risultato, in linea comunque con il piano di rientro approvato a suo tempo dalla regione.
Regione che tra l’altro avrebbe in ballo una trattativa con il governo per ottenere un mutuo straordinario dalla Cassa depositi e prestiti, destinato ad azzerare il debito di 300 milioni di euro lasciato in eredita, permettendo così all’ATS di ripartire da zero. Ma all’orizzonte c’è anche un altra possibilità: sollecitare il governo affinchè liberi nella prossima finanziaria una parte degli accantonamenti e quindi aumentare il gettito delle entrate.