Prezzi standard contro gli sprechi in sanità
CAGLIARI, 6 DICEMBRE 2013 – La Conferenza delle Regioni ha raggiunto l’accordo sui costi standard nella sanità: dal 2014, le regioni di riferimento per le forniture, i cui prezzi verranno presi come standard, saranno il Veneto, l’Emilia Romagna e l’Umbria. I loro listini, applicati a tutte le regioni, consentiranno di uniformare acquisti e costi delle prestazioni e dei servizi sanitari (ad esempio siringhe, cure intermedie, pasti e mense ospedaliere). Secondo le stime, ci dovrebbe essere un risparmio di circa 30 miliardi di euro.
Secondo l’assessore regionale Simona De Francisci “è stata una decisione condivisa da tutte le Regioni che, tra l’altro, consente di evitare i pericolosi tagli lineari in sanità, perché l’obiettivo è puntare a una migliore qualità dei servizi a costi adeguati e controllati. Un percorso – come confermato da un comunicato dell’assessorato alla sanità – che la Regione, ovviamente, ha condiviso ed è sicura che la collaborazione di amministrazioni virtuose sarà utile per proseguire il percorso del risanamento finanziario e dei servizi grazie, ad esempio, alla centralizzazione delle gare, ai risparmi sulla spesa farmaceutica, alla digitalizzazione delle prestazioni. Senza trascurare il fatto che, sulla sanità, noi siamo fuori dai piani di rientro e da anni di ci autofinanziamo”. (p.p.)